Storia

Il Teatro Civico “Gaví Ballero” di Alghero, o Civico Teatro come riportato nei documenti d’archivio, sorge nel cuore del centro storico della città,  in quella che tradizionalmente è nota come Plaça del Bisbe (trad. Piazza del Vescovo), in quanto vi si affaccia il solenne palazzo della Curia, già  Piazza Vittorio Emanuele, Piazza del Teatro per la toponomastica moderna.

L’edificio, esemplato su quelli di Sassari e Cagliari e ispirato al Carignano di Torino, viene inaugurato il 29 novembre 1862 con l’opera lirica “I Masnadieri” di Giuseppe Verdi, ed è frutto di una lunga e travagliata gestazione.  Il progetto originario del 1844 a firma dell’architetto Felice Orsolini, ritenuto troppo costoso e ampio per le finanze e per il terreno disponibili, veniva accantonato a favore del più consono progetto dell’architetto Franco Poggi approvato nel 1857.

Questo risponde alla classica struttura dei teatri all’italiana con la pianta della sala a ferro di cavallo suddivisa in platea, 3 ordini di palchetti e loggione.  Il palcoscenico è delimitato dall’arco scenico che incornicia e separa la zona dell’azione scenica da quella riservata agli spettatori. La caratteristica saliente è però dovuta al materiale impiegato per la costruzione della struttura interna, interamente lignea, l’unica ancora presente in Sardegna ma anche tra le poche sopravvissute in Italia.

All’interno si possono osservare varie decorazioni applicate alle pareti che dividono i palchetti, tra cui spiccano quelle di proscenio, inquadrate da due lesene con capitelli di stile corinzio dai quali ha origine la volta dell’arco scenico decorata con motivi floreali. Nella parte centrale del secondo ordine di palchi, in posizione centrale, è presente il palco reale, alle spalle del quale si apre il foyer principale con la saletta del caminetto.

Al suo interno il teatro, oltre agli eleganti ambienti, conserva ancora intatti interessanti dettagli architettonici e tecnici di grande pregio come l’argano meccanico originale per il controllo del lampadario, le imponenti capriate lignee a sostegno del tetto e del graticciato della torre scenica, la cupola lignea originale della platea, le casse armoniche di risonanza, e la scalinata secondaria con ringhiera originale in ghisa finemente decorata.

Esternamente il Civico Teatro presenta una bella facciata di impronta neoclassica, palladianamente scandita da 6 lesene ioniche di ordine gigante sormontate da capitelli ionici e conclusa, oltre l’alta trabeazione, da un grande attico. Tale facciata è rimasta senza intonaco nonostante fosse previsto in progetto, per le dispute intercorse tra costruttore ed amministrazione appaltante ai tempi della realizzazione dell’opera.

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